Ora della nanna

Regressione del sonno: di cosa si tratta?

Fin da piccoli i nostri bambini devono mantenere un’adeguata alternanza tra il sonno e la veglia per dare il tempo al proprio ritmo biologico di crescere nel modo più sano. Ma cosa succede se il bimbo non ne vuole sapere di dormire?

07.12.2023

BUONA - Blog

La regressione del sonno

Come saprai, i bambini - soprattutto nei primi mesi di vita - non hanno un sonno regolare e continuo come gli adulti. A seconda della loro età, infatti, durante la notte possono alternare la veglia con il sonno circa 5 volte a notte: questo gli consente non solo di nutrirsi, ma anche di aiutare il proprio sistema immunitario a crescere. 
Infatti, attraverso la fase REM, il sonno è più leggero e più attivo, e questa è proprio la fase più importante per lo sviluppo del bambino
Quando i nostri bimbi crescono questa fase diminuisce, permettendo al loro corpicino di dormire più a lungo e di incontrare un sonno molto più profondo, detto anche sonno passivo o NON - REM. 
Chiaramente, non tutti i bambini sono uguali: ci sono bimbi che riescono a svegliarsi e ad addormentarsi da soli senza il bisogno di essere coccolati costantemente o del contatto con il genitore, mentre altri ricercano più attenzioni e fisicità da parte della mamma o del papà. 
Niente paura, ci siamo passati tutti: è normale anche se un bimbo non ha mai avuto problemi a dormire e improvvisamente rimane sveglio e non ne vuole sapere di andare a letto. Questo fenomeno si chiama, appunto, “regressione del sonno” e accade soprattutto in corrispondenza di alcuni importanti scatti di crescita nel bambino. 

Regressione del sonno: quando avviene

La regressione del sonno non deve spaventare, anzi: questo può significare che la fase di crescita dei nostri figli sta procedendo bene e sta superando un altro gradino importante.
Ma quanti scatti avvengono nello sviluppo del bambino? Le piccole regressioni possono avvenire principalmente:

  • prime 6 settimane
  • 3-4 mesi
  • 8-10 mesi
  • 1 anno
  • 1 anno e mezzo
  • 2 anni

Le più comuni solitamente si manifestano nei primi mesi, quando lo sviluppo del sistema immunitario avviene molto velocemente e i cambiamenti fisici nel corpo del bimbo sono visibili a vista d’occhio in poco tempo. 

Ma come ci rendiamo conto che si tratta di una vera e propria regressione del sonno quella che sta accadendo al nostro bambino? Verifica se stanno accadendo principalmente queste cose:

  • Riduzione improvvisa del sonno: è arrivato il momento di dormire, ma il piccolo proprio non ne vuol sapere e sembra non essere stanco anche se la giornata è stata lunga
  • Durante la notte il piccolo si sveglia senza un motivo preciso e non vuole più riaddormentarsi, come se non avesse più sonno
  • Ricerca del contatto fisico più impellente: in questi momenti, il bimbo ricerca il genitore come se avesse bisogno di essere confortato. Il piccolo sa che sta accadendo qualcosa ma non riesce a capire, si sente confuso e per questo ha bisogno dei suoi genitori
  • Aumento dell’appetito: durante uno scatto di crescita, il metabolismo del bambino è in forte movimento e per questo può richiedere più nutrimento rispetto al normale. Non ti spaventare, assicurati che il piccolo abbia il sostentamento che richiede.

Regressione del sonno: cosa fare

Prima di tutto, una volta accertato che si tratta proprio di regressione del sonno, armati di santa pazienza e capisci come poter aiutare il tuo bimbo là dove ti è possibile intervenire. 
Per sostenere ogni fase di crescita, è importante dare supporto all’organismo del piccolo attraverso l’assunzione del giusto apporto di vitamine, tra cui: Vitamina D (per le difese immunitarie) Omega 3 (per il rinforzo allo sviluppo del sistema nervoso) Vitamina B (per aiutare il bimbo in caso di affaticamento, specie se dovuto a notti insonni a causa della regressione) ed Echinacea (antinfiammatorio naturale).

In questi periodi delicati, è consigliato mantenere una routine ed evitare eventi troppo stressanti: in questo modo aiuterai il bimbo a capire in maniera più autonoma quando è il momento di mangiare, giocare e dormire.
Evita di lasciarlo a contatto con dispositivi e schermi luminosi per non sovraccaricarlo di stimoli e di eventi eccitanti, così da permettere la preparazione fisiologica del corpo al riposo in modo naturale. 

Ricorda che tutti questi consigli sono adattabili a seconda del tuo bambino, perché ogni bimbo è a sé. Con il tempo e la pazienza, si supera tutto e potrai ripristinare la normale routine di sonno del tuo piccolo.

Avere a che fare con episodi di regressione del sonno nei nostri figli non è facile, soprattutto perché se il bimbo non dorme anche i genitori non si riposano bene, e affrontare il quotidiano vivere diventa molto più difficile per tutta la famiglia. Inoltre, non è detto che se il primo figlio non ha avuti questi episodi allora anche il secondo sarà immune alla regressione del sonno: come per tutte le cose, ogni bambino è diverso e non si può sapere come reagirà. Ciò è vero anche al contrario: se il tuo primo figlio ha avuto diversi episodi di regressione del sonno, non aver paura con il tuo secondo bimbo, perché la regressione del sonno non ha nulla a che fare con la genetica e può non verificarsi sempre in tutti i figli.
La prima cosa da fare quando sei di fronte a un episodio di regressione del sonno nel tuo bambino è mantenere la calma: sarà un momento stressante per tutti, ma prima o poi passerà e il tuo bimbo riuscirà a dormire normalmente. Se tu e il tuo partner vi sentite troppo stanchi, chiedete aiuto: ci sarà sempre qualcuno pronto a darvi una mano, prima di tutto il vostro pediatra di fiducia, che saprà consigliarvi i giusti metodi per affrontare anche questa situazione. Anche noi di Buona siamo qui, al vostro fianco, pronti ad aiutarvi in qualsiasi fase di crescita del vostro bimbo.

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